Cosa sono le piaghe da decubito o ulcere da pressione

Le piaghe da decubito, chiamate anche ulcere da decubito o lesioni da pressione, sono lesioni della pelle e dei tessuti, con evoluzione necrotica, che interessano l’epidermide, il derma e gli strati sottocutanei, fino a raggiungere nei casi più gravi, la muscolatura e le ossa.

Le ulcere si sviluppano maggiormente nelle parti del corpo più a lungo soggette a pressione durante una protratta permanenza a letto o in posizione seduta: la regione sacrale (l’area dove si congiungono i glutei), la nuca e i talloni.

Le piaghe da decubito possono comparire in persone di qualsiasi età costrette a letto o sulla sedia a rotelle, o incapaci di cambiare autonomamente la posizione del corpo. Ma si verificano più frequentemente negli anziani perché la pelle può essere più sottile e può guarire più lentamente. Le piaghe da decubito possono essere potenzialmente fatali se non vengono curate o se le condizioni di salute preesistenti ne impediscono la guarigione.

Cause delle piaghe da decubito

I fattori di rischio delle piaghe da decubito includono:

  • Età > 65 anni
  • Diminuzione della mobilità (degenza ospedaliera prolungata, riposo a letto, lesioni del midollo spinale, debolezza che riduce il movimento)
  • Esposizione a sostanze irritanti per la pelle (incontinenza urinaria e/o fecale)
  • Ridotta capacità di guarigione delle ferite (malnutrizione, diabete, immobilità, insufficienza venosa).

Le cause che contribuiscono allo sviluppo delle piaghe da decubito sono:

  • La compressione della pelle, specialmente sopra o tra le aree ossee, riduce o interrompe il flusso di sangue a livello cutaneo. In caso di mancato apporto di sangue per più di qualche ora, la pelle muore, a partire dallo strato esterno (epidermide). La cute morta si degrada e si sviluppa una piaga aperta (ulcera). La maggior parte delle persone non sviluppa piaghe da decubito perché cambia posizione continuamente senza pensarci, perfino quando dorme. Tuttavia, alcuni individui non sono in grado di muoversi normalmente e quindi corrono un rischio più elevato di sviluppare piaghe da decubito.
  • La trazione della pelle riduce l’afflusso di sangue alla cute. Ad esempio, la trazione si verifica quando le persone sono collocate su un piano inclinato (come nel caso in cui vengono fatte sedere su un letto inclinato) e la loro pelle viene stirata. I muscoli e i tessuti sotto lo strato superficiale della pelle vengono spinti verso il basso dalla gravità, ma lo strato cutaneo superficiale rimane a contatto con la superficie esterna (come le lenzuola). Quando la pelle viene stirata, si ottiene un effetto molto simile a quello della pressione.
  • La frizione (sfregamento contro gli indumenti o la biancheria da letto) può causare, o peggiorare, le piaghe da decubito. La frizione ripetuta può asportare gli strati cutanei superficiali. Tale frizione della pelle può avvenire, ad esempio, se il corpo viene ripetutamente tirato per essere accomodato sul letto.
  • L’umidità può aumentare la frizione della pelle e indebolirne o danneggiarne lo strato esterno protettivo, se la pelle è esposta all’umidità per un lungo periodo di tempo. Ad esempio, la cute può rimanere a contatto per un tempo prolungato con il sudore o l’urina.
  • Una dieta inadeguata aumenta il rischio di sviluppo delle piaghe da decubito e ne rallenta il processo di guarigione. Il grasso corporeo delle persone malnutrite potrebbe non essere sufficiente per fungere da cuscinetto al tessuto. Inoltre, in tali casi la pelle stenta a guarire, in particolare se sono presenti deficit di proteine, vitamine o zinco.

Sintomi delle piaghe da decubito

Il primo segno di una lesione da decubito è l’arrossamento dell’area cutanea a cui segue un progressivo approfondimento della lesione coinvolgendo il sottocute, il tessuto muscolare e adiposo in tutto il loro spessore con formazione di aree di necrosi nelle fasi più avanzate; a seconda del grado di approfondimento delle lesioni, queste si suddividono in quattro stadi:

  • Stadio 1: la pelle è di colore rosso o rosa ma non è aperta. La lesione coinvolge solo l’epidermide che si manifesta con un eritema fisso della cute interessata;
  • Stadio 2: coinvolgimento di epidermide e derma; la piaga da decubito è poco profonda e presenta una base di colore da rosa a rosso. Si verifica una certa perdita di cute superficiale, con abrasioni o vesciche, o entrambe.
  • Stadio 3: la lesione si approfondisce anche nel tessuto sottocutaneo fino alla fascia muscolare senza coinvolgerla, si presenta come una cavità ulcerata abbastanza profonda e può coinvolgere le aree circostanti insinuandosi negli strati profondi.
  • Stadio 4: l’area ulcerata coinvolge tutti i tessuti, la cute è scomparsa e i muscoli, i tendini e le ossa sottostanti vengono esposti.

Conseguenze delle piaghe da decubito

L’insorgenza di lesioni da decubito è una complicanza che deriva dal decorso della patologia di base che determina l’allettamento. Le lesioni possono facilmente infettarsi con rischio di metastatizzazione della sepsi anche in organi lontani.

Le piaghe da decubito che non guariscono possono anche causare la formazione di cellulite e fistole. La cellulite è un’infezione batterica che interessa la cute e i tessuti immediatamente sottostanti. Le fistole sono passaggi che collegano l’area infetta della superficie della pelle o la piaga ad altre strutture, come quelle presenti in profondità nell’organismo. Ad esempio, una fistola proveniente da una piaga da decubito in prossimità del bacino può collegarsi all’intestino.

Quando le piaghe sono molto estese fuoriescono abbondanti quantità di liquidi, sali minerali e proteine, che indeboliscono il soggetto colpito, peggiorandone la situazione clinica.

Come diagnosticare le piaghe da decubito

La diagnosi delle piaghe da decubito passa attraverso quattro step:

  1. Valutazione medica
  2. Stadiazione della piaga
  3. Valutazione dello stato nutrizionale
  4. Esami del sangue e risonanza magnetica per immagini

I medici sono in grado di diagnosticare le piaghe da decubito tramite l’esame obiettivo, con l’osservazione dell’aspetto e della sede delle piaghe. Poiché la profondità e la gravità delle piaghe da decubito sono difficili da stabilire, i medici o i professionisti sanitari qualificati stabiliscono lo stadio e scattano una fotografia delle piaghe da decubito per monitorarne la progressione o la guarigione.

Le persone con piaghe da decubito, specialmente quelle con piaghe al 3° o 4° stadio, vengono solitamente sottoposte ad analisi del sangue. Viene esaminato anche lo stato nutrizionale del paziente e in caso di malnutrizione vengono svolte ulteriori valutazioni.

Come prevenire e trattare le piaghe da decubito

La prevenzione è la migliore strategia terapeutica contro le piaghe da decubito. Nella maggior parte dei casi, la prevenzione si attua con un’attenzione meticolosa da parte di tutti coloro che assistono il paziente, come infermieri, aiutanti e familiari.

Il riposizionamento frequente è fondamentale per evitare le piaghe da decubito. Le persone non in grado di muoversi autonomamente devono essere riposizionate frequentemente. Ad esempio, quelle costrette a letto devono cambiare posizione almeno ogni 1-2 ore. Chi si occupa del paziente deve esaminare accuratamente la pelle per rilevare i primi segni di arrossamento o alterazione della pigmentazione almeno ogni giorno.

La cura della pelle è cruciale per prevenire le piaghe da decubito. La pelle deve essere mantenuta pulita e asciutta, perché l’umidità aumenta il rischio di sviluppare piaghe da decubito. Dopo la pulizia, è necessario asciugare la pelle tamponandola delicatamente (evitando di strofinarla). L’uso di creme dense, che agiscono da barriera per proteggere la pelle sottostante dall’umidità, può aiutare a prevenire le piaghe. In caso di persone costrette a letto, le lenzuola e gli indumenti devono essere sostituiti frequentemente per accertarsi che rimangano puliti e asciutti.

Gli obiettivi principali del trattamento sono l’alleviamento della compressione sulle piaghe, un’adeguata pulizia e medicazione delle lesioni, il controllo delle infezioni e un’alimentazione appropriata. A volte, è necessario eseguire un intervento chirurgico per chiudere le lesioni di grandi dimensioni.

La malnutrizione calorico-proteica è considerata un fattore di rischio per lo sviluppo delle piaghe da decubito e incide negativamente nella guarigione delle ferite. Pertanto, la nutrizione è un aspetto importante all’interno di un programma terapeutico completo volto alla prevenzione e al trattamento delle piaghe da decubito. Un adeguato apporto calorico è fondamentale per supportare la guarigione dei tessuti e per garantire un buono utilizzo delle proteine.

Nel caso in cui l’alimentazione naturale non si dimostri sufficiente nel fornire quantitativi adeguati di proteine e calorie, è necessario rivolgersi al proprio medico nutrizionista che saprà consigliare il trattamento più opportuno con supplementi nutrizionali orali, specifici per la guarigione delle piaghe da decubito, che garantiscono il corretto apporto di vitamine e minerali specifici.

Fonti

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